Anche questo gabbiano è un simbolo
Il libero gabbiano, volando sulle acque di un lago, perde la vita per mano di un ozioso cacciatore. Come lui, anche gli esseri umani, mossi da slancio vitale e amoroso, abbandoneranno via via i loro entusiasmi: Nina sogna di diventare attrice, il giovane tormentato scrittore Konstantin, innamorato di lei, si immagina un futuro di gloria. Le loro ali saranno spezzate: l’amata Nina non ricambierà il sentimento, la madre di lui, Arkadina, celebre attrice, sarà indifferente al talento del figlio. Cechov, in uno dei testi più rappresentati, pone uno struggente sguardo di compatimento sulla disillusione umana. Una sinfonia dell’esistenza, condotta da Marco Sciaccaluga attraverso il concertato di bravi attori, tra cui spicca lo smagliante carisma di Elisabetta Pozzi.
UNO DEI TESTI PIÙ RAPPRESENTATI DI CECHOV
di Anton Cechov
versione italiana Danilo Macrì
con
Roberto Alinghieri
Alice Arcuri
Elsa Bossi
Eva Cambiale
Andrea Nicolini
Elisabetta Pozzi
Stefano Santospago
Roberto Serpi
Francesco Sferrazza Papa
Kabir Tavani
Federico Vanni
regia Marco Sciaccaluga
scene e costumi Catherine Rankl
musiche Andrea Nicolini
luci Marco D’Andrea
produzione TEATRO NAZIONALE DI GENOVA