Intersezioni e anacronismi, ricercando Iphigenie
Intersezioni e anacronismi, ricercando Iphigénie. Spettacolo lirico-teatrale di Bruno Taddia con musiche di Christoph Willibald Gluck.
“Una tragedie-lyrique scomposta, in forma ristretta, con temi allegorici, contemporanei e non, che si intrecciano all’uso della danza e degli effetti scenici, alternando momenti comico-drammatici alla divulgazione scientifica. Attraverso il prisma gluckiano, questa drammaturgia frammentata cerca di interrogare lo spettatore e di metterlo in confronto con la propria capacità sensitiva ed evocativa, affinché possa meravigliarsi nello scoprire quanto il mondo di Iphigenie e dell’estetica gluckiana sia anche il proprio. E riconosca, in esso, il suo stesso volto, perché la poesia e l’arte devono immergere le mani dentro questa terra e, così, parlare all’uomo”
– Bruno Taddia
[fuori abbonamento]
Un drammaturgo Simone Tangolo
Uno scrittore Valerio Magrelli *
Una danzatrice (Il volo della Dea) Silvia Giuffré
in Iphigenie en Aulide
Clytemnestre – Alessandra Palomba, mezzosoprano
Achille – Mert Süngü, tenore
Agamemnon – Bruno Taddia, baritono
in Iphigenie en Tauride
Iphigenie – Alessandra Palomba
Oreste – Bruno Taddia
Pylade – Mert Süngü
pianoforte Andrés Jesús Gallucci
drammaturgia, ideazione e regia Bruno Taddia
assistente alla regia e coreografia Silvia Giuffré
maestro ai sopratitoli Luca Di Giulio
* Gli interventi del professor Magrelli sono scritti a quattro mani con l’autore