Uno degli atti unici più conosciuti di Labiche, che in modo non scontato riesce a raccontarci il disorientamento che stiamo attraversando, senza dimenticare l’obiettivo più importante: passare una bella serata.
Andrée Ruth Shammah
Con il suo nuovo spettacolo, Andrée Ruth Shammah torna alla drammaturgia francese scegliendo una commedia brillantemente costruita da un gigante come Eugène Labiche.
Due uomini si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche e le tasche piene di carbone. Non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente dopo aver lasciato una festa. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio.
La regista affida il ruolo di questi due personaggi, profondamente diversi l’uno dall’altro – uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario – a due grandi interpreti come Massimo Dapporto e Antonello Fassari, accompagnati da un cast d’eccezione che vede la partecipazione di Antonio Cornacchione.
di Eugène Labiche
regia e adattamento di Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi e la partecipazione di Antonio Cornacchione
traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
scene Margherita Palli
costumi Nicoletta Ceccolini
luci Camilla Piccioni
musiche Alessandro Nidi
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana
Durata dello spettacolo: 1 ora e 30 minuti