Quando torna a Parigi nel 1855, Gioachino Rossini trova una città radicalmente mutata rispetto ai suoi precedenti soggiorni degli anni venti e trenta: un contesto opulento e spensierato, ma anche straordinariamente ricco di diversità e di stimoli; un miscuglio di culture e religioni nei confronti del quale nei migliori salotti ci si pregiava di esibire un atteggiamento libertario e tollerante, quantomeno all’apparenza.
Il concerto è ispirato alla vasta, raffinatissima, variopinta e profondamente libera produzione dei suoi ultimi anni di vita, che vennero da Gioachino Rossini stesso definiti Péchés de vieillesse, Peccati di vecchiaia. Una produzione unica, istrionica, che costituisce l’ossatura del programma musicale, e che viene qui accostata ad altri magnifici esemplari della fiammeggiante letteratura di quel periodo.
Un pianoforte e un harmonium, ovvero la formazione tipica della musica domestica parigina dell’epoca, accompagnano un ensemble vocale che, di brano in brano, assume le forme e i ruoli più diversi, passando con disinvoltura da inni religiosi, in cui appare evidente tuttavia il carattere privato, ai soggetti più fantasiosi e brillanti. Due preziosi strumenti d’epoca, di rarissimo ascolto, faranno rivivere il suono autentico dei pianoforti che ispirarono Listz e Chopin.
Coro Ghislieri e Giulio Prandi, freschi di debutto al Teatro alla Scala di Milano, proseguono il loro percorso rossiniano dopo il progetto sulla Petite Messe Solennelle, che, nato proprio al Fraschini nel 2020, li ha portati a vincere il prestigioso International Classical Music Award 2022 quale miglior incisione discografica corale.
Giulio Prandi
Giulio Prandi, direttore d’orchestra e di coro, stimato ricercatore a cui si devono riscoperte importanti nel campo della musica vocale del Settecento italiano, matematico, divulgatore instancabile, direttore artistico e fondatore di Coro e Orchestra Ghislieri, è regolarmente invitato e dirige nei maggiori festival e sale da concerto d’Europa. Diplomato in Direzione d’orchestra, Composizione, Musica Corale, Direzione di coro e Canto, è esperto del repertorio di epoca barocca, galante e classica. Si dedica con passione alla divulgazione della musica e all’insegnamento. È docente di Formazione Corale presso l’ISSM “F. Vittadini” di Pavia; dal 2018 al 2021 ha tenuto il Laboratorio di Polifonia Sacra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. È direttore artistico del Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia, insignito del Premio Abbiati 2019 della Critica Musicale Italiana quale “miglior iniziativa musicale”.
Coro e Orchestra Ghislieri
Gruppo in residenza permanente al Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia è considerato, insieme alla sua omonima orchestra, una delle più originali realtà italiane nel campo della musica storicamente informata. La profonda passione del suo direttore Giulio Prandi per la musica vocale italiana del XVIII secolo ha portato l’Ensemble a scoprire capolavori dimenticati e a dare nuova vita ai pilastri di questo repertorio. Coro e Orchestra Ghislieri è profondamente impegnato a indagare i cambiamenti di stile e di estetica attraverso l’ epoca Barocca, Galante e Classica, facendo rivivere la grande varietà del repertorio musicale di quel tempo e gli straordinari capolavori dimenticati di grandi compositori italiani come Perez, Jommelli, Galuppi. Questo approccio è accolto con grande favore dal pubblico dei numerosi festival specializzati e delle più prestigiose sale da concerto europee in cui il gruppo torna ogni anno a esibirsi. Le sezioni maschili di Coro Ghislieri costituiscono le voci della Schola Gregoriana Ghislieri, formazione vocale dedita alla tradizione rinascimentale e barocca del canto gregoriano, fondata e diretta da Renato Cadel.
Cristiano Gaudio, pianoforte – Deniel Perer, harmonium
Coro Ghislieri
Direttore Giulio Prandi