Alessandro Sciarroni risponde all’invito di CollettivO CineticO a collaborare per una nuova creazione, e sceglie lo stesso titolo di un brano di John Cage, composto per “calmare la mente e aprirla a influenze divine”.
«Credo che il lavoro dovrebbe chiamarsi In a landscape: vorrei rubare questo titolo al brano omonimo di John Cage…e vorrei anche utlizzarlo in scena. Credo che il brano possieda l’atmosfera giusta. Composto nel 1948, per piano o per arpa “to sober and quiet the mind, thus rendering it susceptible to divine influences”. Con il CollettivO CineticO per ora ci stiamo allenando ad una nuova pratica. Come nei miei altri lavori c’è sempre qualcosa di leggero e misterioso nell’ostinazione della ripetizione, qualcosa che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica, e all’ostinazione dell’azione che stanno compiendo. Ma questa volta mi sembra di riuscire a vedere anche dell’altro. Mi sembrano delle figure tutte tese verso ciò che pare somigliare ad un sentimento di serena determinazione che tende ad una sparizione: un’estinzione volontaria del soggetto. Un atto d’amore estremo. La scelta di una dipartita definitiva. Ma ammetto che il mio sguardo non sia oggettivo».
PERFORMANCE
Musiche di John Cage e Stefano Sardi
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini e Stefano Sardi
costumi Ettore Lombardi
disegno luci Alessandro Sciarroni
tecnica Stefano Baraldi
Coproduzione CollettivO CineticO, Aperto Festival – Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara, Operaestate Festival Veneto/CSC, Marche Teatro, Centrale Fies / Art Work Space, con il sostegno di MiBACT e Regione Emilia Romagna