Racconto anarchico e poetico di Piero Ciampi
arrangiamento e drammaturgia musicale Giulia Bertasi
alla fisarmonica Giulia Bertasi
un progetto di Arianna Scommegna e Massimo Luconi
disegno luci Alessandro Verazzi
scene Maria Spazzi
regia a cura di Massimo Luconi
Nella storia della musica leggera italiana ci sono cantautori che potremmo definire poeti. Uno di questi è Piero Ciampi. Scomparso nel gennaio del 1980, un artista incompreso, figlio “maledetto” della Livorno degli anni ‘60/’70. Per molti era solo un alcolizzato disperato con un carattere violento, per alcuni dei suoi amici più cari era “Il migliore di tutti noi”. Attraverso i testi delle sue canzoni e di alcune sue poesie Arianna Scommegna, con l’accompagnamento e punteggiatura della fisarmonica suonata da Giulia Bertasi, ripercorre la vita e il percorso esistenziale di Piero Ciampi. I suoi primi anni del dopo guerra, il suo sentirsi fuori dagli schemi, il suo sentirsi sempre mancante di qualche cosa, pronto sempre a mandare all’aria quello che aveva costruito. Il percorso tormentato di uno “che aveva tutte le carte in regola per essere un artista”.