Con i suoi potenti temi universali Il mercante di Venezia di William Shakespeare – rappresentato per la prima volta a Londra nel 1598 – pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: compendio di tematiche come il pregiudizio e l’intolleranza, il contrasto tra economia e religione, l’avidità e il ruolo del denaro, il valore dell’amore e dell’amicizia.
A interpretare questo nuovo, raffinato allestimento firmato da Paolo Valerio è una notevole compagnia d’attori capeggiata da Franco Branciaroli, magistrale nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, capace anche di suscitare la compassione degli spettatori.
A lui, ebreo, usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, che pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi non esita a farsi garante per l’amico Bassanio, che spera di poter conquistare l’amata Porzia. Shylock impone una spietata obbligazione: se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. A suggello di una serena conclusione, Il mercante di Venezia offre il ritratto di un mondo mutevole e vibrante di personaggi che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta.
di William Shakespeare
traduzione Masolino D’Amico
regia e adattamento di Paolo Valerio
con Franco Branciaroli, Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio
e (in o.a.) Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancellli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli
scene di Marta Crisolini Malatesta
costumi di Stefano Nicolao
luci di Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi
movimenti di scena Monica Codena
Si ringrazia per la collaborazione Laura Pelaschiar dell’Università degli Studi di Trieste
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati