Il Paese dei Campanelli, l’operetta italiana più famosa, compie in questa stagione 100 anni!
Ancora vivo e vitale questo lavoro del binomio Ranzato – Lombardo lega il suo successo alla particolare leggerezza ed allegria del testo, unito alle melodie facili e dall’impatto immediato. Si racconta infatti che, già all’indomani della prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, molti brani venissero cantati o fischiettati per le strade dai milanesi.
Un canovaccio fantasioso con un tocco di esotismo, un variopinto ed immaginario villaggio fiabesco, i colorati i costumi dei protagonisti ed una elegante e garbata drammaturgia, sono i punti di forza di questa edizione del centenario. La storia ci porta su un’immaginaria isola olandese dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile con un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che si verifica un tradimento e a seminare il disordine nel tranquillo Paese dei Campanelli arriva una nave di marinai. In 100 anni è cambiato tutto e non è cambiato niente: il dilemma tra amore coniugale ed extra coniugale è eterno, gli equivoci di una sana commedia che divertono il pubblico senza malizia sono sempre gli stessi, da Plauto in poi.
Cent’anni fa a suonare erano i campanelli… oggi i telefoni cellulari!
Compagnia Corrado Abbati
Il Paese dei Campanelli
Operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato
Edizione del centenario con esecuzione musicale dal vivo
Con Balletto di Parma
Coreografie Francesco Frola
Regia Corrado Abbati
Maestro concertatore e direttore Alberto Orlandi
Allestimento del Teatro Verdi di Trieste
Nuova drammaturgia e adattamento di Corrado Abbati
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