Winston Churchill è il Novecento.
Battiston interprete magistrale dell’uomo e dello stratega .
È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo? Tracanna whisky, sbraita, si lamenta senza mai arrendersi, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi sa cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto, conosce la complessa geopolitica del mondo ma anche l’umano contingente, è tranchant, e lancia stilettate che sembrano tweets, ma così potenti da rimanere monito indelebile nella linea del tempo. Winston Churchill è il Novecento, colui che ha saputo rappresentare un’intera nazione, la sua Gran Bretagna, segnando per sempre le sorti d’Europa e del mondo. Battiston incontra l’uomo e lo stratega in un presente onirico in cui l’intera sua esistenza parla dell’oggi con una precisione disarmante.
da Churchill, il vizio della democrazia
di CARLO G. GABARDINI
con GIUSEPPE BATTISTON e con LUCIENNE PERRECA
regia di PAOLA ROTA
scene NICOLAS BOVEY
costumi URSULA PATZAK
luci ANDREA VIOLATO
suono e musica ANGELO LONGO
produzione Nuovo Teatro
in co-produzione con Fondazione Atlantide, Teatro Stabile di Verona, Nuovo Teatro