Il poeta e drammaturgo Friedrich Schiller (1759 – 1805) scrisse Maria Stuarda nel 1800. Dentro una vita movimentata da “sovversivo”, nella fase giovanile scrisse opere legate al senso di libertà e all’impeto da “Sturm und Drang”, per passare successivamente al classicismo e agli approfondimenti storiografici (Storia della guerra dei Tren’anni, La Sposa di Messina, Guglielmo Tell). Maria Stuarda racconta gli ultimi tre giorni di prigionia di Maria, la nipote di Enrico VIII, che, incapace di sottrarsi a fatti di sangue che la videro coinvolta, tentò la via di fuga dalla Scozia verso la corte della regina Elisabetta I d’Inghilterra. Quest’ultima, invece di offrirle protezione, la tenne prigioniera diciotto anni sotto accusa di desiderare il regno e fomentare la ribellione dei cattolici inglesi contro la regina anglicana. L’autore, romanzando i fatti storici, mette in scena il contrasto tra due donne (prima che due regine in lotta politica) che rivelano il loro animo a suon di moralità ed ipocrisia, bellezza e vanità. Da una parte lo slancio romantico di Maria, una eroina colpevole e sfortunata, sacrificata alle trame di governo. Dall’altra la regina Elisabetta, trionfatrice ma perdente in dignità e amore. Nel duello scenico entrano, dirompenti, due indiscusse protagoniste del teatro italiano, Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni, dirette dal talentuoso Davide Livermore: come nella migliore tradizione delle grandi mattatrici, si scambieranno i ruoli ogni sera.
di Friedrich Schiller
traduzione Carlo Sciaccaluga
con Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi
Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia
Chitarra e voce Giua
regia Davide Livermore
scene Davide Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi
costumi regine Dolce & Gabbana
costumi Anna Missaglia
musiche e sound design Mario Conte
musiche e arrangiamenti Giua
disegno luci Aldo Mantovani
regista assistente Mercedes Martini
produzione Teatro Nazionale di Genova
Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale / Centro Teatrale Bresciano