Ecuba, Cassandra, Andromaca ed Elena non sanno quale sarà il loro triste destino. Ma tutte sanno, come anticipa il messaggero Taltibio, che la loro sorte sarà segnata da soprusi. La città di Troia è distrutta, i migliori guerrieri sono stati massacrati, gli scampati ridotti in schiavitù: ben pochi sono riusciti a fuggire. Le donne assegnate come schiave ai trionfatori. Ecuba è in sorte ad Odisseo, Cassandra ad Agamennone, Andromaca al prode Neottolemo.
La rilettura di un testo classico disvela nuovi enigmi e significati, e lo fa con una forza poetica indiscussa: l’epopea dei Troiani sconfitti si trasforma nell’emblema di ogni vinto nella Storia, va al cuore del rapporto tra l’essere umano e il suo destino, si interseca tra i legami familiari spesso condizionati dagli eventi. Un teatro anche politico, che si forma come rito collettivo.
L’adattamento di Angela Demattè e la regia di Andrea Chiodi ci portano in una ambientazione contemporanea che punta all’essenzialità. In testa al bel gruppo di attori campeggia una magnetica Elisabetta Pozzi, nei panni di un’Ecuba che domina la scena insieme a una Cassandra rabbiosa (Federica Fracassi), ad Elena (Alessia Spinelli) che gioca a difendere il proprio operato dall’invidia altrui.
da Euripide
adattamento e traduzione Angela Demattè
regia Andrea Chiodi
con Elisabetta Pozzi
e con Graziano Piazza, Federica Fracassi, Francesca Porrini, Alessia Spinelli
scene Matteo Patrucco
costumi Ilaria Ariemme
luci Cesare Agoni
musiche Daniele D’Angelo
produzione Centro Teatrale Bresciano
Durata dello spettacolo: 1 ora e 20 minuti